L’azienda Cenedese leader del vetro nasce sull’isola di Murano nel dopo guerra con Giuseppe, e negli anni 70 in vetreria al timone subentra suo figlio Giovanni, invece, alla fine degli anni 90 troviamo Simone.
Per chi nasce a Murano sin da piccolo si porta con sé l’atmosfera della fornace, complici i fuochi e i forni che rapiscono insieme alle fiamme che incantano la lavorazione del vetro, materia magica da plasmare e soffiare cosi ci ripete sorridente Simone Cenedese tra i più affermati maestri vetrai dell’isola, che lavora la tecnica dello “sbruffo”, a volte propone quest’arte antica attraverso lezione e incontri ai propri clienti.
Purtroppo questo lavoro è in via di estinzione perché i giovani cercano un lavoro sicuro e non si avvicinano alle fornaci, che rimangono accese tutto l’anno e si spengono solo il mese di agosto, un tempo si usavano forni a legna invece adesso è stato sostituito dal metano.
Negli anni la fabbrica Cenedese si è evoluta in un suo stile ispirandosi alla contemporaneità non per una decisione ma per un volere.
Le piccole sculture iper colorati, soffiate e massicce hanno preso il posto ai piccoli oggetti iconici della casa come i bicchieri “Rigadin”.
L’articolo più gettonato rimane il lampadario spesso personalizzato, il su misura e di gran moda grazie alla collaborazione di designer e architetti. La fabbrica di vetro soffiato è presente al salone del mobile a Milano ogni due anni nel padiglione “Aria Luce”.
La scultura più creativa del maestro Simone Cenedese è un albero di natale realizzato circa 10 anni fa, alto 9 metri con base in acciaio con 800 tubi di vetro soffiati e colorati, costruito con pazienza certosina in un anno di lavorazione. Un’opera che partendo da Murano ora gira in città diverse.
Salvo Esposito
Produzione riservata