La mostra “Briganti Eleganti” l’arte della moda maschile patrocinata dal Ministero della Cultura è in scena al Maxxi di Roma fino al prossimo 26 maggio. La rassegna è un viaggio immaginario tra cappelli a larga tesa e giacche in velluto che sembrano rubati da un armadio di un dandy del 900.
L’esposizione è curata dal bravissimo Stefano Dominella, con la complicità di Guillermo Mariotto e la storica del costume Bonizza
Giordani Aragno. Il percorso espositivo racconta il periodo storico che val dall’800 ai nostri giorni, ovvero dal brigantaggio alla generazione Z. Gli abiti in bella mostra descrivono l’evoluzione dell’abbigliamento della società contadina insieme alle tradizioni regionali e quella borghese.
Si narra che i briganti siano stati precursori della vanità maschile, tutto ciò che in quel periodo veniva saccheggiato nelle dimore finiva nel guardaroba degli uomini nerboruti. Si dice che la ricerca storica della suggestiva mostra è avvenuta negli archivi di Modoteca Deanna e Annamode Costume. Sui manichini trionfano alcuni costumi storici regionali, già in mostra all’ Expò di Roma del 1911 provenienti dall’archivio del museo nazionale delle Arti e tradizioni Popolari, che oggi fanno parte della collezione del museo delle civiltà di Roma.
Più in là si riconoscono sublimi look estrapolati alla moda maschile contemporanea come l’anarchia narrativa di Michele Gaudiomonte, la compostezza ribelle di Francesca Liberatore, la sperimentazione di Guillermo Mariotto, l’Alta sartoria di Caraceni , la ricerca sui volumi e sui materiali di Giovanni Cavagna e l’irriverenza di Diesel . Suscita interesse la scenografia realizzata dallo scenografo Alessandro Catarinelli grazie ai bozzetti dell’architetto Virginia Vianello. Inoltre, la mostra, creata in collaborazione con Netflix, ospita anche immagini e materiali tratti dalla sua serie italiana Briganti, prodotta da Fabula Pictures e in uscita il 23 aprile.
Immagine in evidenza Briganti Eleganti L’arte della moda maschile