Maria Luisa Ceciarelli in arte Monica Vitti, agli esordi della sua carriera prese uno pseudonimo ispirandosi al cognome della mamma Vittiglia, perché le persone le storpiavano il cognome, in questi giorni ha spento le novanta candeline ricevendo auguri dalle istituzioni, dagli ai lavori e dai fans.
È stata la musa ispiratrice di Antonioni , ha lavorato anche con Scola, Monicelli e Steno. È di sicuro il precursore “in rosa” della commedia all’italiana dalla voce roca ma sensuale.
Monica signora del cinema italiano camaleontica, con il suo inseparabile eye- liner che le ha allungato gli occhi, vanta un curriculum professionale da capogiro, molti suoi film sono passati alla storia tra cui: La ragazza con la pistola, Polvere di Stelle, Io so che tu sai che io so e Il dramma della gelosia. Tra i molteplici ruoli interpretati i suoi compagni di recitazione sono Alberto Sordi, Alain Delon, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman. Si dice che abbia doppiato anche Claudia Cardinale.
La Vitti esordì poco più che adolescente in teatro interpretando il ruolo di una cinquantenne, il cinema venne dopo e non se
ne separò più.
Tre sono stati gli uomini della sua vita: Michelangelo Antonioni, Carlo di Palma e Roberto Russo, quest’ultimo conosciuto all’inizio degli anni “90 e nel 2000 sono convolati a nozze.
I rotocalchi danno la sua ultima apparizione alla prima di Notre Dame de Paris nel 2002, da allora la diva nostrana si è blindata a causa di una malattia neurodegenerativa non meglio specificata, ad assisterla suo marito Roberto e una badante nel suo appartamento nel cuore della capitale.
Gli amici raccontano che l’attrice era stregata dal color turchese come il mare della Sardegna e il rosa corallo che le ricordava l’incarnato di mamma Adele.
Monica Vitti durante una cena a casa di amici in maniera affettuosa pare abbia detto a Simona Marchini “vorrei fare teatro con te”, la Marchini basita ma lusingata subito dopo si sentì dire dalla bionda signora “Però non vorrei fare le tournée”.
Nell’ambiente cinematografico capitolino in molti sono pronti a giurare che l’erede di Monica Vitti potrebbe essere Paola Cortellesi.
Intanto per questo compleanno speciale il popolo della celluloide gli ha reso omaggio con un docufilm di Fabrizio Corallo ” Vitti d’arte , Vitti d’amore “, un ritratto intimo e suggestivo presentato nei giorni scorsi in occasione della sedicesima edizione della festa del cinema di Roma, lo si vedrà prossimamente sui canali Rai.
Salvo Esposito
Produzione Riservata
Immagine in evidenza ph Monica Vitti