Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, celebra i 100 anni della Maison con la collezione “ Aria”, ispirata a Balenciaga con Denma Gvsalia, un corto che parte dalla porta del club savoya con una griglia di indovinelli di cui suggerisce in ogni capo e accessorio le risposte. La leggenda narra che l’inventore del marchio fiorentino, Guccio Gucci, dopo aver lavorato per alcuni anni in quel di Londra come portiere in un albergo a fare e disfare valigie, ritornò a Firenze raffinandosi sul buon gusto e aprendo così nel 1921 un piccolo laboratorio in via delle vigne nuove n* 7 .
In collezione I riferimenti d’archivio non mancano, ogni modello è ispirato a questi lunghi lustri che vanno dalla selleria, con le tradizioni equestre, ai motivi floreali, creati da Vittorio Accornero negli anni 70 e in seguito usata da Frida Giannini in cui raccontano le commistioni con il mondo dell’arte , fino ad arrivare agli inizi degli anni 90 con la rivalutazione della griffe grazie al texano Tom Ford, un inno alla silhouette glamour ricca di genialità. Da quando Michele è direttore creativo della maison ha introdotto un nuovo simbolismo di parole in grado di ispirare e promuovere il cambiamento. Con una sola parola le collezioni Gucci, grazie a Michele, sono diventate un messaggio di amore, libertà e inclusione “Perché è solo nella capacità evolvente che si rinnova la promessa di una nascita interminabile”.