Carmelo Di Lorenzo eccellenza dell’arte cioccolatiera modicana dal suo storico laboratorio di dolceria tra un impasto, un’infornata e un sorriso alla clientela ci racconta la sua arte pasticcera.
Devoto alle dolcezze artigianali con orgoglio parla delle sue raffinate creazioni che ogni mattina le sue sapienti mani realizzano con maestria.
D : Maestro mi racconti come sono nati i suoi “cuticci” richiestissimi in tutto il mondo?
R : È consuetudine, nei momenti di relax fare una passeggiata nel centro storico di Modica, ricca di suggestive viuzze, un giorno mentre calpestavo la pavimentazione mi sono detto ” potrei realizzare dei piccoli cioccolatini a forma di cuticci molto simili per forma ai sanpietrini ” , quell’idea è diventata realtà e da quel giorno questo prodotto è gettonatissimo; prende tutti per la gola.
D : In prossimità delle feste natalizie quale prodotto realizza maggiormente ?
R : A dire il vero, il mio laboratorio a conduzione familiare è già in fibrillazione, si iniziano a preparare molte specialità dolciarie della tradizione natalizia modicana e tra qualche giorno cominceremo la produzione dei panettoni artigianali, al pistacchio, cioccolato e pera, con canditi e uvetta e altri gusti, delizie, da assaporare. Quest’anno la novità, fichi, noci e cannella, glassato con cioccolato fondente. Continuiamo a ritmo sostenuto con la produzione del nostro Cioccolato di Modica IGP dai molteplici gusti tra cui: cannella, rhum, agrumi, finocchietto selvatico, vaniglia ecc.… stiamo preparando anche i torroncini, al cioccolato, bianchi, limone, caffè e arancio. Stiamo producendo anche la Cedrata e l’Aranciata, prodotti di origine Araba, tradizionalmente molto duri e consistenti, dal sapore dolce e amaro, che devono essere frantumati, prima di essere sciolti in bocca come una comunissima caramella. Altro modo per un ottimo consumo è riscaldare il prodotto a circa 50 gradi, appena morbido, staccare a piccoli pezzettini e consumare. Ottimi come digestivo.
D : Quale donna potrebbe incarnare il suo raffinato cioccolato?
R : L’iconica Audrey Hepburn nel film Colazione da Tiffany, nella scena quando lei mangia i croissants e sbircia i gioielli in vetrina, i diamanti sono le pietre più preziose così come lo è il mio cioccolato.
D : Nel film “Chocolat ” Juliette Binoche è una cioccolataia in una piccola e suggestiva boutique di cioccolato, quel fotogramma come la rispecchia?
R : Quella pellicola l’ho vista più di una volta, fa vedere la Binoche che esalta il suo amore per il cioccolato, anch’io con la mia passione spero di trasmettere grandi emozioni alla mia clientela.
D : Cosa significa essere un Maître Chocolatier a Modica?
R : Sono orgoglioso di avere un’attività dove posso produrre cioccolato, è come entrare a far parte della storia, visto che a Modica l’arte della produzione del cioccolato trae origine dal 1746 grazie alla famiglia Grimaldi che faceva arrivare con le navi a Palermo i semi di cacao, che affidati alle mani esperte di maestri “ciucculattari” preparavano “cotte di ciccolatte” (porzioni di ciccolato) destinate alla aristocrazia modicana.
D : Il cioccolato è il comfort food per antonomasia, secondo lei bisogna contenersi o si può eccedere?
R : Il mio cioccolato ovvero quello di Modica IGP è ricavato da fave di cacao di alta qualità proveniente prevalentemente dall’Ecuador, io produco solo tavolette di cioccolato fondente da 100 grammi, il mio cioccolato , realizzato con soli due ingredienti, è un prodotto salutare tanto che a volte si può anche eccedere.
D : Quest’anno sotto l’albero da quali palati raffinati saranno assaggiate le sue gustose prelibatezze? Può farci qualche nome?
R : Il nostro shop on-line in questi giorni sta registrando un incremento notevole di prenotazioni che arrivano da tutte le regioni italiane e non solo. Tra i nostri affezionati clienti ci sono sia imprenditori, attori , personalità istituzionali e qualche politico.
D : Ai giovani che vogliono intraprendere questa professione, qual è la ricetta per il successo?
R : Purtroppo al giorno d’oggi non è facile trovare un collaboratore che voglia intraprendere questa strada, per via dei tanti sacrifici che si devono fare, quindi alla New Generation consiglio dedizione, determinazione, passione e professionalità.
D : Cosa vede nel futuro del suo laboratorio?
R : A volte penso a tutto ciò, e mi auguro nel tempo di riuscire a designare un delfino della mia “ducciria” affinché possa tramandare la mia arte e le mie ricette che custodisco gelosamente.
Salvo Esposito
Produzione Riservata
Immagine in evidenza da sin Maître Chocolatier Carmelo Di Lorenzo e suo padre Salvatore ph Ignazio Di Grandi