Cortina 360, sita in località Sopiazes, nata circa quattro anni fa, per volere di alcuni professionisti della montagna è dedicata a Lino Lacedelli,
che nel 1954, insieme ad Achille Compagnoni, conquistò la vetta del K2. La sublime palestra di arrampicata e non solo, pare sia 20 metri, è un punto di incontro dei vacanzieri che soggiornano sulle Dolomiti, per esplorare la bellezza di queste cime.
Il cuore pulsante di Cortina 360 sono le straordinarie 17 guide alpine che con la loro passione per la montagna trasmettono l’amore per l’alta quota. In questi anni, ad “affollare” l’ambita location sono passati imprenditori dell’alta finanza, principi esauditi e celebrity; nei giorni scorsi, tra gli affezionati è stato avvistato anche il principe Ernesto Furstenberg. Tra una ciaspolata, uno sci di fondo e una arrampicata abbiamo incontrato i custodi delle vette ampezzane, angeli dei turisti che popolano la regina delle Dolomiti: Cortina d’Ampezzo.
Primo tra tutti Davide Alberti, responsabile della palestra Cortina 360, il quale nei giorni scorsi ha spento cinquanta candeline, per lui il numero 17 è sinonimo di una “dea bendata”. Davide nato a Cortina, ha sempre respirato aria di montagna, all’età di cinque anni la sua prima scalata: da lì iniziò la passione per l’alpinismo; per lui questo sport estremo rassoda la silhouette di una persona rendendola invidiabile. Mentre la guida alpina Christian Casanova, ingegnere civile, ha mosso i suoi primi passi sulle montagne, per gioco, intorno ai dodici anni. La passione per le arrampicate fu così grande che il bravo Christian, conseguita la laurea, si iscrisse al corso di guida alpina, tenutosi sulle Alpi.
Ogni sentiero che crea è considerato dal giovane ingegnere una vittoria. Intanto Carlo Cosi padovano, ci dice, la passione per la montagna gli è stata trasmessa dai nonni Ida e Piero; la new generation delle guide alpine, trapiantato da alcuni anni a Cortina, narra, raggiungere una vetta e guardare da lassù nel vuoto è una sensazione indescrivibile. Carlo con orgoglio ci svela l’incontro con Tommaso Paradiso l’estate scorsa: una giornata all’insegna del trekking sulle Cinque Torri, un complesso montuoso facente parte del gruppo del Nuvolau.
Inoltre Daniele Geremia, proveniente da una famiglia di istruttori, rammenta, da piccolo, abitando a Bassano del Grappa, papà Attilio lo portava in Val Felicita; come lui anche i fratelli ingegneri, Enrico e Niccolò e sua sorella Alessia, tecnico farmaceutico, amano la montagna. Il motto di Daniele, dottore in scienze forestali e ambientali, è: trasmettere l’amore per l’alta quota e la botanica agli altri. Il brillante istruttore, confida, arrivare in vetta e piantare una bandiera è vivere una grande emozione.
Filippo Menardi, invece, ampezzano doc, super maestro, è il responsabile delle guide alpine di Cortina 360, scalatore incallito, alla vista di una corda, la sua adrenalina sale a mille. La passione per la montagna gli è stata trasmessa da papà Andrea, anch’egli guida alpina: per Filippo raggiungere una cima è sinonimo di serenità. Menardi, da piccolo, ha frequentato le piste di sci insieme al campione Christian Ghedina, invece da sciatore, ha impartito lezioni di sci anche ad un acerbo Rocco Costacurta, figlio di Martina Colombari. Un’altra guida, Giacomo Schenardi, classe 1984, di Pieve di Cadore, devoto alla montagna sin da bambino, ricorda una delle sue prime imprese massicce: quella del sentiero di Solleder a nord-ovest della cima del monte Civetta. Schenardi spiega: stare lassù rigenera la quotidianità, inoltre, il simpatico Giacomo adora lo sci estremo.
Per finire Pierfrancesco Smaltini, ampezzano per parte di madre, rivela che predilige le passeggiate sulla neve, ovvero le ciaspolate, lungo i sentieri di Croda da Lago, complice il paesaggio incantato. Ai due figli, Alberto e Riccardo, ha già trasmesso la passione per le scalate.
Salvo Esposito
Produzione Riservata
Immagine in evidenza ph Cristian Casanova arrampicata su ghiaccio