Pasqua è alle porte, curiosando scopriamo il dolce tipico di questa festività, ovvero la colomba tradizionale, eccellenza artigianale del nostro Paese, che si consumerà sulle tavole degli italiani. La leggenda della nascita della colomba narra che verso la metà del VI secolo, il re Alboino, sovrano dei longobardi, dopo aver a lungo assediato Pavia, riuscì ad occuparla il sabato santo.
Il giorno di Pasqua, il re dei longobardi ricevette alcuni doni dai pavesi, davanti alla Basilica di San Michele, tra cui un dolce a forma di colomba, simbolo di pace. In onore di questo dolce, Alboino rispettò Pavia. In città, in ricordo di questa leggenda, la storica pasticceria Vigoni, fondata nel 1878 da Enrico, produce la colomba di Alboino, un magnifico dolce di pasta lievitata con canditi all’arancia e ghiaccia di zucchero a velo e mandorle, alto 5 cm. Il pasticcere Massimo Campagnoli, il quale da oltre trent’anni, lavora con Vigoni, dal laboratorio, fa sapere che questo prodotto si distingue dalla classica colomba per la sua fragranza, grazie ad una lievitazione differente e senza stampo. In Toscana, troviamo il maestro pasticcere Stefano Lorenzoni di Monte San Savino, alle porte di Arezzo, di Arte Dolce Pasticceria, il quale ha vinto il concorso Divina Colomba 2022, organizzato da Goloasi, nella categoria “Miglior
Colomba Artigianale Tradizionale”.
La sua colomba è un trionfo di eccellenza, complice canditi di arance di Calabria, aroma di vaniglia, mandorle di
Filippo Cea, azienda leader pugliese, che vanta terreni federiciani, nel tavoliere della Puglia e un ottimo lievito madre. La passione per l’alta pasticceria, per Lorenzoni, nasce sin dai tempi dell’istituto alberghiero, quando il giovane Stefano si dilettava a creare torte; dopo alcune esperienze in laboratori di eccellenza, ha fondato il suo space di prelibatezze, il quale va a gonfie vele e il suo sito online, fiocca di ordini.
Nel Mugello, troviamo la storica pasticceria Valecchi, sita a Borgo San Lorenzo, circa un mese fa durante il Campionato italiano per la Miglior Colomba d’Italia della Federazione Internazionale di pasticceria, gelateria e cioccolateria, si è aggiudicata la medaglia d’argento. Francesco Belli, pasticcere del laboratorio, ha stupito la giuria per la sua squisita colomba tradizionale, arrivando al secondo posto. Il maestro della dolceria, emozionato, ci svela la passione per le prelibatezze, in particolar modo per il dolce pasquale: Francesco in questi giorni sforna circa 50 colombe tradizionali al dì, mixando sapientemente scorza di arance grattuggiate, mandorle, vaniglia e lievito madre. Viaggiando per la penisola, arriviamo a Visciano, vicino Napoli, tra fragranze e dolcezze, varchiamo la soglia del regno di Giuseppe Mascolo, pluripremiato maestro pasticcere per le sue gustose bontà.
Giuseppe attratto dai dolci sin dalla tenera età, divenuto maggiorenne trasforma la sua passione in arte, frequentando corsi tecnici e scoprendo l’universo dei lievitati, grazie ai grandi maestri come Zoia, Massari, Burselli, Morandin e Bazzoli. Negli anni, le sue colombe sono volate sulle tavole dei calciatori, tra cui Alessandro Del Piero, Francesco Toldo e Vincenzo Montella. Mai come quest’anno, le colombe saranno un simbolo benaugurante, visto il periodo che stiamo vivendo, con la speranza che siano emblema di un futuro più sereno.
Salvo Esposito
Produzione Riservata
Immagine in evidenza Maestro Pasticciere Stefano Lorenzoni vincitore del premio Divina Colomba 2022